Eventi
Abbiamo già finito le risorse che il pianeta ci regala per il 2022.
Overshoot Day #movethedate
Immaginate di recarvi a fare la spesa della settimana ogni lunedì. La prima settimana, complici consumi troppo elevati e cibo lasciato scadere e gettato nella spazzatura, vi ritrovate a corto di generi alimentari il sabato. Quando fate la spesa il lunedì successivo, dovreste aver fatto meglio i calcoli ma invece vi ritrovate senza cibo già il venerdì. E così via, fino ad arrivare a fare la spesa settimanale il lunedì mattina per ritrovarvi a corto di risorse…il lunedì sera.
Se questo vi sembra un comportamento privo di buon senso avete ragione.
Ma è ciò che la popolazione della Terra fa ogni anno, tutti i giorni. Naturalmente è un comportamento che riguarda in modo particolare i Paesi ad alto reddito, ma nessuno è esente.
Esiste un modo per calcolare questi consumi scriteriati: si chiama “Overshoot Day“, il giorno del “sovraconsumo“. E’ una data variabile che, sulla base di calcoli approfonditi, ci indica esattamente qual è il giorno dell’anno in cui la popolazione del pianeta ha consumato tutte le risorse rinnovabili che la Terra avrà prodotto in quell’anno.
Una data, come già avrete intuito, che negli anni recenti è stata sempre più anticipata nel tempo. Come se gli abitanti del pianeta fossero andati al supermercato e lo avessero saccheggiato, per poi restare a corto di risorse pochi giorni dopo.
Quest’anno l’Overshoot Day è caduto ieri, 28 luglio: due giorni in anticipo rispetto al 2021, quando invece era caduto il 30 luglio. Per avere un termine di paragone cinquant’anni fa, nel 1972, l’Overshoot Day era caduto il 14 dicembre. Negli anni recenti solamente il 2020 ha visto la data spostarsi in avanti, al 22 agosto, ma purtroppo non è accaduto perchè siamo diventati più virtuosi, bensì perchè la pandemia causata da Sars CoV-2 ha rallentato e limitato forzosamente i nostri consumi. Naturalmente il 28 luglio è il risultato di una media fra tutti i Paesi del mondo, e l’Italia purtroppo è ancora meno virtuosa: l’Overshoot Day tricolore è caduto addirittura il 15 maggio.
Nei giorni in cui i ragazzi dei Fridays For Future ispirati da Greta Thunberg si ritrovano a Torino per il Climate Social Camp e ricordano al mondo di ascoltare il monito degli scienziati sulla crisi climatica in atto, mentre l’Europa è arroventata da un’estate tra le più calde degli ultimi decenni e tutto il mondo è flagellato da eventi estremi sempre più frequenti, l’Overshoot Day continua a ricordarci che “There’s no planet B” e dobbiamo cambiare modelli di produzione e consumo se vogliamo lasciare qualche risorsa alle future generazioni, passando da un modello dissipativo di economia lineare a un modello circolare, dove ogni risorsa è utilizzata in modo parsimonioso e i rifiuti diventano “materia prima seconda” e rientrano nel circolo produttivo, generando nuovi prodotti e nuovo valore, in un circolo virtuoso che tieni in conto i limiti che la natura ci impone.
Esattamente il messaggio racchiuso nella definizione di “Sviluppo Sostenibile“, che risale all’ormai lontano 1987 ed è contenuta nel cosiddetto “Rapporto Brundtland” elaborato dalla Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo:
“Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo
che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni
senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri“.
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Dipartimento di Scienze della Salute – Università del Piemonte Orientale
Via Solaroli, 17 – 28100, Novara
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