UniStem Day è l’iniziativa di divulgazione scientifica dedicata agli studenti delle scuole superiori, organizzata dal Centro UniStem dell’Università degli Studi di Milano a partire dal 2009 e che quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 30.000 studenti in 97 Università e Istituti di Ricerca nel mondo.
La giornata è stata un’occasione per l’apprendimento, la scoperta, il confronto nell’ambito della ricerca scientifica. Studiosi di vari ambiti hanno raccontato, attraverso la loro esperienza, il significato dell’essere scienziato giorno dopo giorno, i meccanismi di formazione della conoscenza che contribuiscono al progresso tecnologico e scientifico e i valori che guidano ogni impresa di ricerca.
In particolare, UniStem Day 2025 ha voluto sottolineare l’importanza del diritto della libertà nell’attività dello studioso, diritto che si declina in libertà di studio, di movimento e di ricerca della verità su quel che ci circonda e ci accade. Per questo la giornata ha visto come momento centrale la lettura di un discorso scritto dai genitori di Giulio Regeni, a cui è stata dedicata questa edizione dell’evento (il video dell’intervento dei genitori di Giulio è disponibile al link https://youtu.be/Vx2T5EMYGdA).
Tra gli altri interventi, Giulia Sguazzi (dottoranda UPO in “Global Health, Humanitarian Aid and Disaster Medicine”) ha presentato un intervento dal titolo “La genetica forense al servizio dei diritti umani”. Marta Ruspa e Claudio Santoro hanno raccontato la storia del CERN di Ginevra e EMBL di Heidelberg, due centri di ricerca europei nati dopo la Seconda guerra mondiale con lo scopo di unire ricercatori da tutto il mondo per fare ricerca fondamentale. Farah Daou (dottoranda UPO in “Food, Health and longevity studies” di nazionalità libanese) ci ha raccontato il suo viaggio pieno di ostacoli per diventare scienziata, che alla fine l’ha portata in UPO. Federico Sesti (Rutgers University, USA) ha tenuto una lezione sull’intelligenza dei vermi e su come modelli sperimentali molto semplici (come i vermi, appunto) possono rivelarsi utilissimi per studiare meccanismi biologici fondamentali. E infine Beatrice Savio, Martina Moretti, Eleonora Vecchio, Irene Regano, Ottavia Maria Ciavorella, Giada Casali, ci hanno raccontato le loro storie, ricche di esperienze, come studentesse Erasmus e Free Mover.
La giornata è poi proseguita nel pomeriggio con la visita ai laboratori del Centro di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche (CAAD), guidata dai giovani ricercatori e ricercatrici dei laboratori Innovation Lab e Immunomics Lab.